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UNA RACCOLTA DI ASPARAGI COSTATA CARA: TUTTA FATICA SPRECATA! L'Avvocato risponde 

UNA RACCOLTA DI ASPARAGI COSTATA CARA: TUTTA FATICA SPRECATA!

Oggi commentiamo con l’avvocato Simone Labonia la strana notizia pubblicata dal nostro giornale, in merito alla confisca di una bella raccolta di asparagi, attuata nei boschi della provincia da un non residente, privo del dovuto permesso comunale.

La valenza dei Regolamenti Comunali è indiscussa, in assenza di norme statali.
Nel nostro ordinamento giuridico, di fatto, detti regolamenti assumono una funzione essenziale, soprattutto in quelle materie in cui non esistono normative statali specifiche o in cui è necessaria un’applicazione concreta e territoriale delle disposizioni generali.
Il rispetto di tali disposizioni si colloca nel solco del principio di sussidiarietà e del decentramento amministrativo sancito dalla Costituzione, in particolare all’articolo 114 e seguenti, che riconoscono ai Comuni una piena autonomia normativa nell’ambito delle proprie competenze.

In assenza di norme statali o regionali specifiche, i regolamenti comunali possono dunque colmare lacune normative, disciplinando eventi, attività e comportamenti secondo le esigenze della comunità locale.
Ciò avviene, ad esempio, nelle norme in materia di occupazione del suolo pubblico, rumori molesti, orari di apertura delle attività commerciali, manifestazioni pubbliche o, come nel nostro caso, per calmierare la raccolta di prodotti della terra.
Il Comune può adottare regolamenti per garantire il buon ordine, la sicurezza, la salute pubblica e la convivenza civile.

La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha più volte riconosciuto la legittimità e l’efficacia dei regolamenti comunali, anche sanzionatoria, purché non contrastino con norme di rango superiore e siano coerenti con i principi generali dell’ordinamento. In particolare, la Cassazione ha affermato che tali regolamenti rappresentano una fonte normativa secondaria ma dotata di efficacia generale all’interno del territorio comunale, vincolando cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Il potere di far rispettare i regolamenti comunali è demandato innanzitutto al sindaco, quale ufficiale di governo e autorità locale, nonché alla polizia municipale, che agisce con funzioni di vigilanza, controllo e accertamento delle violazioni: nel caso che prendiamo in esame, sono intervenuti i Carabinieri Forestali.
A seconda della materia, anche altri soggetti possono intervenire, come le ASL per questioni sanitarie o le autorità ambientali. In caso di contestazione, le sanzioni amministrative irrogate possono essere impugnate davanti al giudice ordinario o al giudice amministrativo, a seconda della natura del provvedimento.

In sintesi, i regolamenti comunali rappresentano uno strumento fondamentale di autonomia normativa locale, in grado di supplire all’assenza di disposizioni statali o regionali e di garantire l’efficienza e la coerenza dell’azione amministrativa sul territorio. La loro legittimità, confermata anche dalla Cassazione, è un pilastro del governo locale e della tutela degli interessi delle comunità.

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